Nella serata di sabato 9 giugno 2022 presso la biblioteca di Bergantino, l’Associazione PADUSIA ha presentato il suo sesto Quaderno dal titolo «Io sono un uomo libero e onesto. Stefano Ravagnani 1921-2021. Nel Centenario dell’omicidio. Documenti e Atti giudiziari ».
L’evento, promosso oltre che dalla biblioteca anche dal Comune, dall’associazione “Liberi fi fare” e dall’Auser sempre di Bergantino, è stato inserito nella Rassegna “Giovedì d’autore” che vuole presentare al pubblico libri inediti, in questo caso di interesse storico, legati al territorio polesano.
Una calorosa accoglienza a Bergantino paese di Stefano Ravagnani
L’incontro è stato aperto dal presidente della biblioteca Matteo Stefani che ha ringraziato Padusia e portato i saluti dell’amministrazione comunale nella figura del sindaco Lara Chiccoli, oltre che della bibliotecaria, ha quindi lasciato la parola alla presidente di Padusia, Claudia Bolognini che ha ricordato brevemente il ruolo e le finalità dell’associazione, costituitasi nel 2015.
Il nuovo lavoro è stato presentato attraverso alcune sildes dagli autori e soci di Padusia Eugenio Martini e Riccardo Bolognesi. Il numeroso pubblico presente in sala, tra gli altri l’ex assessore provinciale alla Cultura Laura Negri, ha mostrato di apprezzare il volume a seguito della meticolosa ricostruzione storica di questo tragico fatto che per un secolo è caduto nell’oblio e la cui verità è stata a lungo mistificata da una interpretazione ideologica completamente errata.
La ricostruzione
Il volume vuole riconsegnare dignità al bracciante bergantinese Stefano Ravagnani buon padre di famiglia che con coraggio e determinazione ha voluto testimoniare la sua idea di socialismo contro un regime che già nel 1921 mostrava tutta la violenza e la sopraffazione delle dittature. In sala anche il pronipote Mauro Ravagnani e alcuni bergantinesi che hanno contribuito ad avvalorare con altri dettagli la narrazione del drammatico evento. Il pubblico bergantinese ha dimostrato di apprezzare il lavoro svolto proprio perché ha portato a galla la verità dei fatti accaduti al “Canton d’la Arela” località conosciutissima e dove ancora è in piedi l’osteria in cui si è compiuto l’omicidio del Ravagnani.
La conclusione della serata
Il presidente Matteo Stefani ha lasciato la parola al pubblico che ha potuto commentare l’accaduto e sottolineare l’importanza di questa ricerca storica per il territorio alto polesano, ha inoltre omaggiato la presidente con alcune pregevoli pubblicazioni. A fine serata non è mancato un momento conviviale organizzato dall’Associazione “Liberi di fare”.
Un GRAZIE sincero a tutti quanti hanno partecipato a questo evento di PADUSIA!
